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Da giovedi 20 gennaio al via le nuove disposizioni per l’accesso ai servizi alla persona.

Da giovedi 20 gennaio al via le nuove disposizioni per l’accesso ai servizi alla persona.

In seguito dell’entrata in vigore del DL 7 gennaio 2022 n.1, dal 20 gennaio al 31 marzo 2022, l’accesso alle attività di servizi alla persona – parrucchieri, barbieri ed estetiste – sarà consentito esclusivamente ai possessori del Green Pass Base, rilasciato dopo avere ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid oppure con un tampone antigenico (valido 48 ore) o con un tampone molecolare (valido 72 ore).

L’obbligo di esibire la certificazione verde per l’accesso NON RIGUARDA i bambini al di sotto dei 12 anni.

E’ necessario inoltre scaricare l’app del Ministero della Salute (VerificaC19), unico strumento attivo per la verifica della certificazione, che consente di evitare di incorrere in sanzioni a seguito di eventuali controlli delle forze dell’ordine.

Per informare i clienti sull nuove disposizioni vi invitiamo a scaricare il cartello ed esporlo all’ingresso del vostro salone.

Dopo la nuova stretta sul green pass entrata in vigore il 20 gennaio per parrucchieri e centri estetici, è slittata a oggi venerdì 21 gennaio la firma del premier Mario Draghi al Dpcm con la lista dei negozi dove non sarà obbligatorio avere il green pass, neanche base, dal 1° febbraio. Il rinvio, hanno spiegato ieri fonti di Palazzo Chigi, è dovuto ad alcune limature che si ritiene essenziale apportare al testo.

Mentre prosegue il dibattito sul sistema dei colori, con le Regioni che chiedono di superare totalmente questo meccanismo o limitarsi al solo mantenimento della zona rossa, visto che di fatto le differenze tra i colori, per i vaccinati con super green pass, quasi non sussistono più, il governo è deciso a escludere dall’obbligo del certificato verde Covid alcune attività considerate essenziali.

Dove non servirà il green pass, neanche base

Nel testo della bozza diffusa nelle ultime ore si ribadisce che “nell’attuale contesto emergenziale” le uniche attività esentate possono essere “solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”.PUBBLICITÀ

Niente green pass quindi per soddisfare le “esigenze alimentari e di prima necessità”: si potrà dunque accedere nei negozi di alimentari e in quelli “non specializzati” ma “con prevalenza di prodotti alimentari e bevande”, e cioè ipermercati, supermercati, discount, minimercati e altri esercizi di “alimentari vari”.

Via libera senza green pass anche agli “esercizi specializzati e non in articoli igienico-sanitari”, e cioè farmacie, parafarmacie e altri negozi “per la vendita di articoli medicali, ortopedici e di ottica anche non soggetti a prescrizione medica”. Inoltre nella bozza si legge che “è sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura”.

Confermata anche la possibilità di andare dal benzinaio ed entrare negli uffici postali e nelle banche ma solo per riscuotere “pensioni o emolumenti non soggetti ad obbligo di accredito”.

Senza la certificazione verde si potrà andare infine negli uffici delle forze di polizia e in quelli delle polizie locali per “assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili”, “di prevenzione e repressione degli illeciti” nonché per denunciare un reato o chiedere un intervento a tutela dei minori.

Le attività esenti dal green pass: dove non sarà necessaria la certificazione verde!

Oltre alle nuove restrizioni in vigore dal 10 gennaio, riassumendo, dove si potrà quindi accedere senza green pass dal 1° febbraio? Ecco l’elenco dei servizi e delle attività essenziali inseriti dal governo nella bozza del nuovo Dpcm che verrà approvato in via definitiva nella giornata di oggi:

  • negozi alimentari
  • supermercati per fare la spesa, ma sarà consentito acquistare solamente i beni di prima necessità
  • farmacie e parafarmacie
  • negozi di ortopedia
  • ottici
  • benzinai
  • banca e Posta ma solo per il ritiro della pensione
  • veterinari
  • negozi che vendono legna, pellet e ogni tipo di combustibile per uso domestico e per il riscaldamento
  • questure, ma solo per presentare una denuncia e non per rinnovare il passaporto ad esempio.

Esclusi dalla lista delle attività esenti, invece, le tabaccherie e le enoteche in cui è possibile anche bere e mangiare: per entrare qui servirà quindi il green pass.

Cosa cambia per le regole anti-Covid dal 1° febbraio

Ricordiamo che dal 1° febbraio scatterà il cambio di durata del green pass, che passerà da 9 a 6 mesi, e lo stesso giorno termineranno una serie di divieti introdotti con il decreto della vigilia di Natale, salvo ulteriore proroga, che però al momento appare probabile.

Se la proroga non ci sarà, non sarà più obbligatoria la mascherina all’aperto in zona bianca, sarà possibile tornare a organizzare feste e riapriranno le discoteche.

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