Le novità della Busta Paga 2022: effetti del taglio Irpef, bonus e detrazioni
Le novità della Busta Paga 2022, gli effetti del taglio Irpef, bonus e detrazioni. Il 2022 si è aperto con diverse novità in campo fiscale che modificheranno le buste paga di molti italiani. Dalla rimodulazione delle aliquote Irpef agli interventi sul bonus Renzi (Bonus 100), sino alle detrazioni per i redditi da lavoro dipendente.
Modifica al sistema di Tassazione delle persone fisiche
Con la Legge di Bilancio 2022, il legislatore interviene con una prima serie di misure in vigore dal 1°gennaio 2022 che hanno di fatto, ridotto il numero delle aliquote da 5 a 4, mantenendo inalterati i soli livelli dell’aliquota minima (23%) e massima (43%), e rimodulato il sistema delle detrazioni e del cosiddetto “bonus Irpef”.
Per quanto concerne gli scaglioni e le aliquote dell’imposta, l’art.1, comma 2, della legge n.234/2021, modifica l’art.11, comma 1, del D.P.R. n.917/1986 – TUIR. Considerando i nuovi scaglioni di reddito, viene ridotta di 2 punti l’aliquota relativa al secondo scaglione (dal 27 al 25%) e di 3 punti quella del 3° scaglione (dal 38 al 35%), il cui limite superiore però, scende da 55.000€ a 50.000€.
Le novità della Busta Paga 2022, gli effetti del taglio Irpef, bonus e detrazioni. Il 2022 si è aperto con diverse novità in campo fiscale che modificheranno le buste paga di molti italiani.
Il bonus Irpef di cui all’art.1, decreto legge 5 febbraio 2020 n.3, viene mantenuto per i redditi fino a 15.000€. Per quelli superiori a questa soglia e fino a 28.000€, il bonus viene integrato nelle nuove detrazioni fiscali riconosciute sul reddito da lavoro dipendente, il cui importo massimo è di 3.100€, con un incremento di 65€ per i contribuenti con redditi compresi tra 25.000 e i 35.000€. Tali detrazioni andranno via via a decrescere fino a essere azzerate al raggiungere la soglia dei 50.000€ di reddito.
Trattamento integrativo redditi lavoro dipendente.
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, il bonus Irpef mensile continuerà dunque ad essere riconosciuto, anche oltre i 15.000€ e fino a 28.000€, se per il combinato disposto delle nuove aliquote Irpef e le nuove detrazioni fiscali dovesse emergere una nuova situazione penalizzante per il contribuente.
Nello specifico, sarà necessario considerare l’importo delle seguenti detrazioni Irpef:
- Per i familiari a carico;
- Per i redditi da lavoro dipendente, assimilati e da pensione;
- Per i mutui agrari e immobiliari per la prima casa (costruzione o acquisto) contratti fino al 31 dicembre 2021;
- Per erogazioni liberali;
- Per le spese sanitarie, nei limiti previsti dall’art.15 del TUIR;
- Per le rate non fruite relative alle detrazioni per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici e da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.
Esonero contributivo previdenziale dei dipendenti per il 2022
L’art.1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, introduce per il 2022 un esonero contributivo parziale a favore dei lavoratori.
L’impatto di tale misura produce effetti sul cuneo fiscale in quanto si applica alla quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore dipendente e riduce di conseguenza l’importo della ritenuta operata nella busta paga da parte del datore di lavoro, aumentandone di conseguenza la retribuzione netta dovuta.
Tale esonero si applica ai periodi di paga dal 1°gennaio al 31 dicembre 2022 e a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per 13 mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692€, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.
Come si può notare, la quota di imponibile contributivo su cui si applica l’esonero parziale potrà raggiungere quest’anno complessivamente 34.996€ (2.692€ per tredici mensilità). Tuttavia, il calcolo e la verifica del massimale andranno effettuati mensilmente fino ad un importo massimo di 2.692€; non sarà possibile di conseguenza, utilizzare nei mesi successivi eventuali quote dell’importo mensile non utilizzate nei periodi precedenti.
L’unica eccezione al limite di 2.692€ mensili riguarda il periodo di paga di dicembre 2022 nel quale si potrà tenere conto della quota corrispondente al rateo di tredicesima mensilità maturato nel medesimo periodo che concorrerà, incrementandolo, a determinare l’imponibile contributivo su cui applicare l’esonero parziale.
Per il mese di dicembre 2022 non sarà quindi applicabile a tutti i rapporti di lavoro l’importo mensile di 5.384€ (2.692 per due) in quanto la seconda quota del periodo – pari a 2.692€ attribuibile alla quota di tredicesima mensilità – spetterà fino a concorrenza dei ratei maturati per il singolo lavoratore nell’anno e calcolati nel mese di dicembre 2022.
Nota Bene. L’esonero contributivo non determinerà alcun effetto negativo sul piano pensionistico del lavoratore poiché è previsto che resti ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Bonus Renzi
Sempre in manovra, il Governo ha previsto l’estensione a tutto il 2022 del Bonus Renzi per chi guadagna fino a 15.000€ all’anno, abbassando il tetto dal limite precedente di 28.000€.
Si tratta di un’integrazione salariale di 100€ al mese per 12 mesi. In realtà, anche i redditi fino a 28.000€ continueranno a percepirla, ma solo nel caso in cui l’imposta Irpef lorda sia inferiore alla somma di varie agevolazioni fiscali.