Assegno di inclusione al via dal primo gennaio 2024
Il nuovo sistema di sostegno economico, denominato “Assegno di Inclusione” (ADI), entrerà in vigore a partire da gennaio 2024, sostituendo il precedente Reddito di Cittadinanza. Questo cambiamento è stato formalizzato con il decreto legge n° 48 del 2023 e la successiva legge n° 85 del 2023, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 3 luglio 2023. L’ADI prevede due tipologie di aiuti per contrastare la povertà e l’esclusione sociale.
Assegno di inclusione, al via dal primo gennaio 2024. Quanto ricevere, come riceverlo, requisiti, durata e sanzioni.
L’Assegno di Inclusione, attivo da gennaio 2024, destinato a famiglie con componenti in situazioni di fragilità, avrà un valore minimo di 480 euro al mese.
Questo assegno assomiglia molto al precedente Reddito di Cittadinanza nella sua struttura. Una misura temporanea denominata “Supporto per la Formazione e il Lavoro”, del valore di 350 euro mensili, sarà disponibile da settembre per coloro che non soddisfano i criteri per l’Assegno di Inclusione, con una durata massima di 12 mesi. I fondi saranno distribuiti dall’INPS attraverso richieste effettuate su una piattaforma telematica, già accessibile dal 18 dicembre.
Contributo economico assegno di inclusione.
Il contributo economico dell’Assegno di Inclusione sarà calcolato in base a una scala di equivalenza, tenendo conto del numero di componenti del nucleo familiare e di eventuali condizioni particolari, come la presenza di persone con disabilità. Il contributo annuo massimo può arrivare fino a 6.000 euro, con un’aggiunta per le spese di affitto che può raggiungere i 3.360 euro annui.
Durata del contributo.
L’assegno avrà una durata iniziale di 18 mesi, con la possibilità di rinnovarlo per ulteriori 12 mesi, interrompendo per un mese tra un periodo e l’altro. Inoltre, sarà possibile cumulare l’assegno con altri redditi fino a un massimo di 3.000 euro annui, che dovranno essere comunicati all’INPS.
Requisiti per ricevere l’assegno di inclusione.
Per poter beneficiare dell’ADI, i richiedenti dovranno soddisfare specifici requisiti di cittadinanza e ISEE. Potranno accedervi cittadini italiani, europei, o extracomunitari con permesso di soggiorno UE, residenti in Italia da almeno cinque anni. È importante che il nucleo familiare non abbia precedenti penali significativi e che l’ISEE non superi i 9.360 euro, con ulteriori limitazioni relative al reddito familiare e al possesso di beni.
Assunzione di persone che percepiscono l’Assegno di Inclusione
Il decreto prevede incentivi per l’assunzione di persone che percepiscono l’Assegno di Inclusione, sia per i datori di lavoro privati che per le agenzie interinali. Inoltre, per i beneficiari che avviano un’attività autonoma, è previsto un contributo aggiuntivo.
Sanzioni.
Le sanzioni per chi ottiene indebitamente l’Assegno di Inclusione comprendono la reclusione e l’obbligo di restituire quanto percepito in modo illegittimo.
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