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Assegno unico 2023, quando rinnovare ISEE: aumento da febbraio, ecco a chi spetta

Assegno unico 2023, quando e perchè rinnovare l’ISEE.

Assegno unico 2023, quando bisogna rinnovare l’ISEE? L’Inps ha ricordato che dal primo marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di Assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione, senza dover presentare una nuova domanda. Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’Isee per poter usufruire dell’importo completo.

Assegno unico 2023. Cosa è, come si richiede quando presentare le integrazioni. Guida completa a cura del Consulente del Lavoro Nicola Cardia.

“Sino al prossimo 28 febbraio, le famiglie che vorranno ricevere l’assegno unico universale – ricorda Nicola Cardia, consulente del lavoro dello Studio di consulenze del lavoro e fiscale Cardia – dovranno inviare l’Isee del nucleo familiare aggiornato per ottenere il beneficio in base all’indicatore della situazione economica. Si tratta di un passaggio fondamentale e che non va sottovalutato da quanti potranno così ottenere il giusto importo in base alla propria condizione ed evitare che la cifra riconosciuta venga ridotta. Stessa scadenza vale per quanti percepiscono il reddito di cittadinanza se si vuole mantenere entrambe le prestazioni”.

Quando non è necessario presentare una nuova domanda e cosa si deve fare per non ricevere l’importo minimo previsto.

I dati della domanda saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’INPS, che procederà a liquidare il beneficio in continuità. I richiedenti dovranno tuttavia comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di Assegno unico trasmessa all’Inps prima del 28 febbraio 2023 (

Quali variazioni vanno comunicate?

I richiedenti l’assegno unico 2023 dovranno comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di Assegno unico trasmessa all’Inps prima del 28 febbraio 2023: Tra le informazioni da comunicare integrando tempestivamente la domanda già trasmessa:

  • nascita di figli;
  • variazione/inserimento della condizione di disabilità;
  • separazione;
  • variazioni Iban;
  • maggiore età dei figli.

Quantificazione dell’Assegno Unico.

Per la quantificazione dell’Assegno unico permane, per tutti i beneficiari, l’obbligo di presentare la nuova DSU per il 2023, per rinnovare l’ Isee. In assenza di una nuova DSU , correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico sarà calcolato a partire da marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti.

Chi può presentare domanda?

Potranno presentare domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva.

Le domande possono essere presentate tramite i servizi di patronato dello Studio Consulenze Cardia.

Termini per la presentazione delle domande.

Per quanto riguarda la decorrenza della prestazione si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno 2023 – l’Assegno unico è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.

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