Obbligo sito web per la pubblicazione delle erogazioni ricevute.
I soggetti interessati sono tenuti a pubblicare entro il 30 giugno di ogni anno gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, percepiti nell’esercizio finanziario precedente ed effettivamente erogate da tutte le pubbliche amministrazioni dello Stato e soggetti assimilati, ivi compresi:
- le Agenzie incardinate nei Ministeri, come le Agenzie fiscali (Agenzie delle entrate, ecc..)
- gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le istituzioni educative e universitarie;
- le aziende e amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo;
- le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;
- le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
- le autorità portuali, le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione;
- gli enti pubblici economici e gli ordini professionali;
- le società in cui una o più amministrazioni pubbliche esercitano poteri di controllo (società a controllo pubblico), con esclusione delle società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati, nonché le società da esse partecipate, salvo che queste ultime siano, non per il tramite di società quotate, controllate o partecipate da amministrazioni pubbliche;
- tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
- le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale;
- le associazioni, le fondazioni e gli enti di diritto privato, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, la cui attività sia finanziata in modo maggioritario per almeno due esercizi finanziari consecutivi nell’ultimo triennio da pubbliche amministrazioni e in cui la totalità dei titolari o dei componenti dell’organo d’amministrazione o d’indirizzo sia designata da pubbliche amministrazioni;
- il Coni;
- gli Istituti autonomi case popolari.
Quali sono i contributi per i quali scatta l’obbligo di trasparenza e di pubblicazione sul proprio sito web? Scopri di più.
Sono oggetto di obbligo di pubblicazione le erogazioni pubbliche di importo pari o superiore a 10.000 euro. Per il calcolo della soglia devono essere cumulate tutte le sovvenzioni incassate dal soggetto beneficiario nell’anno di riferimento.
Modalità di assolvimento dell’obbligo
I soggetti interessati entro il 30 giugno di ogni anno pubblicano le informazioni relative alle sovvenzioni incassate nell’anno precedente. Non devono essere indicati gli importati contenuti nel decreto di concessione, bensì la quota-parte incassata nell’anno di riferimento, o se l’erogazione viene effettuata in un’unica soluzione, l’intero importo concesso.
Le modalità di assolvimento dell’obbligo di trasparenza variano in riferimento alla tipologia di soggetto obbligato:
- gli enti non commerciali pubblicano le informazioni richieste nei propri siti internet o analoghi portali digitali;
- le imprese commerciali pubblicano le informazioni richieste nelle note integrative del bilancio di esercizio e dell’eventuale bilancio consolidato. In tale caso, il termine per l’assolvimento dell’obbligo coincide con quello previsto per l’approvazione dei bilanci annuali;
- le imprese commerciali comunque non tenute alla redazione della nota integrativa pubblicano le informazioni richieste sui propri siti internet, secondo modalità liberamente accessibili al pubblico o, in mancanza di un sito di proprietà, sul portale digitale delle associazioni di categoria di appartenenza.
Quali informazioni devono essere oggetto dell’obbligo di trasparenza
Le informazioni da riportare riguardano:
- denominazione e partita IVA (o codice fiscale) del beneficiario;
- denominazione del soggetto erogante;
- importo incassato;
- elementi identificativi del contributo ricevuto (titolo del bando di concessione) o del regime di aiuto.
Per gli aiuti di Stato e gli aiuti concessi in regime di de minimis è prevista una forma semplificata per l’assolvimento dell’obbligo di trasparenza. Tali aiuti sono soggetti all’obbligo, a carico delle amministrazioni concedenti, di registrazione nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato. Per tale motivo, per gli aiuti contenuti nel Registro, i soggetti interessati assolvono all’obbligo di trasparenza pubblicando nella nota integrativa del bilancio oppure, sul proprio sito internet o, in mancanza, sul portale digitale delle associazioni di categoria di appartenenza la seguente dichiarazione:
“per l’anno [anno in cui la sovvenzione è stata incassata] il soggetto [denominazione e partita IVA (o codice fiscale) del beneficiario] dichiara l’esistenza di aiuti oggetto di obbligo di pubblicazione nell’ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato”.
Sanzioni in caso di mancata pubblicazione.
Nel caso di inadempimento degli obblighi di trasparenza è prevista:
- una sanzione pari all’1% degli importi ricevuti (comunque di importo non inferiore a 2.000 euro), con la sanzione accessoria dell’adempimento agli obblighi di pubblicazione;
- nel caso in cui entro 90 giorni dalla contestazione il soggetto obbligato assolva all’obbligo di trasparenza e al pagamento della sanzione, il contributo ricevuto deve essere restituito integralmente.
Le sanzioni sono irrogate dalle pubbliche amministrazioni che hanno concesso il beneficio.
Aiuti di Stato, doppia proroga per gli obblighi di pubblicazione: rinvio delle sanzioni per 2021 e 2022
Slitta nuovamente l’applicazione delle sanzioni in caso di mancata pubblicazione degli aiuti di Stato sul sito internet aziendale.
Il rinvio porta la data di decorrenza della disciplina sanzionatoria prevista dall’articolo 1, comma 125-ter della legge n. 124/2017 al 1° luglio 2022.
Sei mesi di tempo in più quindi rispetto alla data precedentemente fissata al 1° gennaio, che salva in corner le imprese che nel corso del 2020 hanno percepito aiuti pubblici ma non hanno ancora provveduto al rispetto degli obblighi di trasparenza.
In caso di mancato versamento della sanzione e pubblicazione entro 90 giorni dalla constatazione, è invece richiesta la restituzione integrale delle somme percepite.
Convenzione per sito web professionale Consulenze Cardia e Atlas Software House.
Le aziende interessate dall’obbligo che non hanno un proprio sito internet possono usufruire della speciale convenzione tra lo Studio di Consulenti Del Lavoro Cardia e la Software House sangavinese Atlas e costruire in pochi giorni la propria presenza digitale assolvendo agli obblighi di legge sulla trasparenza.