In Arrivo il piano ITALIA CASHLESS
Italia Cashless. Il premier Conte ha incontrato a Palazzo Chigi i principali prestatori di servizi di pagamento in Italia. Gualtieri: “può essere una grande leva per combattere l’evasione fiscale”.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha incontrato i principali prestatori di servizi di pagamento in Italia per parlare del progetto “Italia cashless”.
Tutti i partecipanti all’incontro sono “pronti per partire e collaborare insieme al Governo per la piena riuscita del progetto”, fa sapere Palazzo Chigi.
Per il premier si è trattato di un confronto operativo “molto positivo. Anche loro si rendono tutti conto dell’importanza per il Paese perché questo significherà, evidentemente incentivare tutti ai pagamenti digitali, significherà non solo beneficiare e rendere più efficiente il sistema dei pagamenti, più spedito trasparente e tracciabile: in prospettiva significa anche porre le basi per recuperare un’economia sommersa, per disincentivare i pagamenti in nero, cosa che ci fa molto male. Quindi si pongono le basi per l’obiettivo fondamentale da me dichiarato per l’intero governo: pagare tutti ma pagare meno”. “Il modo migliore per arrivarci è recuperare appunto risorse in chiaro e transazioni in chiaro”, ha aggiunto.
“Sta per partire piano cashless per la digitalizzazione dei pagamenti, c’è un boom in questi mesi. Può essere – secondo il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – una grande leva per combattere l’evasione fiscale. Questo governo quando ha fatto annunci li ha rispettati”.
Che cosa è il progetto Italia CashLess?
Si tratta di un progetto volto ad incentivare l’uso delle carte di pagamento (bancomat e carte di credito) per combattere i pagamenti in nero, insieme ad altri provvedimenti già adottati come l’abbassamento del tetto dei contanti dai 3.000 ai 2.000 euro, le detrazioni fiscali per le prestazioni pagate con moneta elettronica, l’esenzione fiscale per chi usa buoni pasto elettronici invece che cartacei.
Al momento, si ipotizza che:
- a fronte di un pagamento con carte di pagamento per importi superiori a 3.000 euro in un anno ci sia la possibilità di recuperare 300 euro ossia il 10%
- saranno incluse tutte le tipologie di spesa, presso qualsiasi esercizio commerciale e per qualsiasi tipo di prestazione di servizio, tranne gli acquisti online
- ci sarà un numero minimo di operazioni da effettuare.
Il decreto attuativo sul cashback dovrà passare il vaglio del Garante della Privacy e quello della Corte dei Conti.